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Abbiamo discusso con la co-fondatrice di Stories Behind Things, Jemma Finch, delle azioni che noi tutti dovremmo intraprendere per un futuro più sostenibile.
Per noi di Timberland la sostenibilità è davvero importante, per questo siamo sempre alla ricerca di imprenditori di successo che sostengano la nostra stessa causa. Appena siamo venuti a conoscenza di “Stories Behind Things”, abbiamo subito voluto saperne di più. Fondato da due amiche, Jemma Finch ed Ella Grace Denton, Stories Behind Things “facilita, stimola e sprona le persone a vivere in maniera consapevole”. L’idea è nata dall’amore che le due nutrono per i vestiti vintage e dal gusto di sapere che ogni pezzo abbia una storia unica.
Jemma ha studiato marketing della moda all'università di Leeds e ha lavorato per due anni da MatchesFashion.com. Le due amiche si trovavano in un pub a Londra quando hanno capito di condividere la stessa insoddisfazione e apprensione verso l’industria della moda. Insieme hanno così immaginato qualcosa di davvero innovativo: Stories Behind Things, una piattaforma che unisce storytelling e sostenibilità. Attualmente Ella e Jemma vantano 18.000 followers su Instagram, dove condividono “edits” su moda, bellezza e accessori, e dove promuovono eventi, seminari sull’upcycling e scambi di vestiti a Londra. Il background in social media di Ella e la laurea in moda di Jemma ha creato la combinazione perfetta per dar vita a questa bella iniziativa.
Jemma Finch: Stories Behind Things punta a informare, stimolare e spronare i consumatori a vivere in modo consapevole. Celebriamo l’arte dello storytelling a sfondo sociale, segnalando i brand all’avanguardia in questo cambiamento. Ospitiamo gli scambi di vestiti a Londra, i seminari sull’upcycling e dibattiti sul consumo consapevole.
Secondo la definizione dell’ente NSW Government Environment and Heritage, un prodotto sostenibile “è un articolo o un servizio che produce un impatto minimo sull’ambiente in ogni fase del suo ciclo di vita”. Dal momento che i rifiuti sul nostro pianeta aumentano a dismisura, i consumatori hanno il dovere di pensare bene prima di fare acquisti. Questo significa che bisogna orientarsi su prodotti che durano più a lungo (evitando inutili sprechi) e scegliere aziende allineate ai valori della sostenibilità, partendo dal riciclo fino al rispetto dei diritti umani. Fortunatamente, secondo lo studio “Forbes”, l’81% dei Millennials si dice propenso a spendere di più per prodotti sostenibili.
Nei suoi documentari, il naturalista David Attenborough ci ha mostrato come la plastica rappresenti la peggior minaccia per le giovani generazioni: le scioccanti immagini di bottiglie e buste che intasano spiagge e oceani hanno aumentato la consapevolezza riguardo alla questione. Oltre a noi, molti brand si stanno adoperando nel tentativo di porre fine a questo problema. Il programma di Timberland Second Chance permette di lasciare in contenitori per la raccolta le proprie scarpe usate, che vengono poi inviate a organizzazioni benefiche. A partire dal 2020 ci auguriamo anche di poter produrre le nostre collezioni con materiali 100% riciclati, biologici o rinnovabili.
Jemma Finch: Mi sono avvicinata per la prima volta alla sostenibilità grazie al mio amore per le cose usate. Ho notato quanto mi faceva stare bene passare del tempo a ricercare articoli vintage in negozi dell’usato rispetto ad acquistare oggetti senza storia.
Acquistare in modo consapevole porta enormi benefici, dall’aumento della positività al supporto per le comunità locali, ma possiamo davvero resistere alla tentazione di comprare prodotti nuovi? I “green fashion ambassadors” come Jemma stanno spingendo le persone a riciclare piuttosto che riempire continuamente di abiti nuovi gli armadi già stracolmi. Stories Behind Things ospita seminari in cui Jemma ed Ella insegnano ai consumatori tecniche per rinnovare pezzi di cui sono già in possesso, che vanno dal candeggiare fino all’ornare con merletti. Jemma si assicura sempre che i suoi trucchi per l’upcycling funzionino con tutti, indipendentemente dal tempo e dallo spazio di cui si dispone a casa. Uno dei motivi per cui Jemma sta chiedendo a tutti noi di evitare gli sprechi nei nostri prossimi acquisti è, per esempio, il fatto che per produrre il cotone che serve per un paio di jeans ci vogliono litri e litri di acqua.
Anche stilisti di successo stanno aprendo la strada al riciclo nella moda: lo scorso anno, l’inglese Christopher Raeburn ha smembrato e riassemblato materiali di indumenti iconici Timberland per creare una nuova capsule collection, utilizzando polistirolo riciclato, cotone biologico e materiali prodotti in modo etico. La collaborazione ha dimostrato che non bisogna affidarsi al nuovo per avere un look innovativo.
Jemma Finch: Il principio che si basa sul consumo consapevole è semplice: prendere decisioni ponderate quando si fanno acquisti.
Piccole azioni da seguire per diventare un consumatore consapevole:
- Lavare i vestiti a basse temperature
- Rielaborare gli indumenti che hai nel guardaroba (“upcycling”)
- Scambiare gli abiti con amici o partecipare a eventi di scambio vestiti
- Svuotare regolarmente il guardaroba e donare ai più bisognosi
- Ricordare di lasciare le Timberland usate nei nostri bidoni della raccolta per il riciclo
- Acquistare indumenti duraturi e di qualità
Che sia fatto per il pianeta o per valori personali, è di vitale importanza che la collettività faccia dei passi verso un futuro più sostenibile, specialmente prima di fare acquisti. Questo non significa evitare del tutto i negozi: possiamo ancora concederci qualche sfizio e non sentirci in colpa per questo, però dobbiamo fare attenzione a dove vanno a finire i nostri soldi, comprando meno e scegliendo meglio.