MyPlaygreen regala ai bambini un nuovo contatto con la natura

 

My Playgreen

Timberland has teamed up with King Baudouin Foundation to support the creation, maintenance or improvement of green spaces in Europe’s 5 largest cities in 5 years through a grant program.

 

Nel 1960 un terzo della popolazione mondiale viveva in aree urbane. Oggi la quota ha superato ormai il 50% e la previsione, vista la rapida crescita, è che entro il 2050 questa percentuale si attesterà al 66%. Posto che esistono diversi tipi di città, con densità ed estensioni differenti, e che un calcolo più capillare potrebbe evidenziare percentuali ancora maggiori, potenzialmente, entro la meta’ del secolo,  due terzi della popolazione mondiale  vivrà in un’area urbana. Cio’ significa che queste persone – adulti e bambini – saranno sempre meno esposti al contatto con la natura con conseguenze negative sul loro benessere. 

 

Avere maggiori spazi verdi all’interno delle città migliorerebbe innanzitutto la qualità dell’aria, recando benefici alla salute dei loro abitanti. Diversi studi dimostrano che alberi e piante aiutano  a combattere l’inquinamento – assorbendo  anidride carbonica, fornendo ossigeno, e filtrando gas tossici e polveri sottili - favoriscono temperature più basse in estate,  migliorano l’impatto estetico e a contribuiscono alla conservazione della biodiversità. Inoltre la presenza di aree verdi ha un’influenza positiva sul benessere psicofisico dei cittadini, in quanto efficace nel combattere depressione e solitudine; all’opposto, è provato che esistano effetti negativi per la salute di quelle persone, bambini in particolare, costrette a vivere lontane dalla natura.

 

Dal 2001 Timberland ha piantato oltre 9 milioni di alberi in tutto il mondo e l’obiettivo è di arrivare a piantarne entro il 2020 almeno 10 milioni. Ma c’è un iniziativa particolare rivolta proprio a quelle grandi città europee in cui il verde urbano potrebbe fare la differenza: ideata da Timberland in collaborazione con la King Baudoin Foundation, fondazione belga che opera per migliorare la coesione sociale in Europa, MyPlaygreen nasce proprio da questa considerazione. Lo scopo dell’iniziativa è dunque offrire la possibilità a bambini e ragazzi di vivere gli spazi verdi della loro citta’ avendo così benefici a livello di salute fisica e psicologia, regalando loro anche la sicurezza di essere pronti all’avventura e la curiosità, oltre che gli strumenti, per esplorare l’ambiente urbano.

 

Il progetto, centrato sul recupero o sulla valorizzazione di parchi cittadini, giardini comunitari, piccole fattorie, orti e spazi verdi che possano essere frequentati in modo quotidiano, ha già permesso a migliaia di ragazzi di avvicinarsi alla natura all’interno delle proprie città. Nello stesso tempo MyPlaygreen costituisce un modo per supportare organizzazioni sociali benefiche di piccole dimensioni radicate sul territorio, fornendo i fondi indispensabili per portare avanti attività rivolte principalmente a famiglie con bambini o a scuole locali – il budget dedicato a ciascuna realtà è di massimo 5mila euro e viene allocato da una giuria di esperti – e in grado di coinvolgere gli abitanti della zona.

 

Sono cinque le città che sono state o verranno coinvolte in Europa, il continente che raccoglie il 14% della popolazione mondiale “urbana”: il primo capitolo, avviato nel 2016, ha visto protagonista Londra, tra le città più popolate d’Europa. Quattordici i progetti innovativi finanziati con 80mila sterline su tutto il territorio locale, in zone più o meno centrali, a nord e a sud del fiume Tamigi: dedicati a piccole aree di poche decine di metri quadri o a lotti molto più ampi, hanno permesso di avvicinare alla natura oltre 5mila bambini. Tra i progetti vincitori c’è per esempio la piccola fattoria di città di Spitalfield in Tower Hamlets, nella parte est della città e tra i quartieri più densamente popolati di Londra: costruita da volontari quarant’anni fa, è ancora oggi portata avanti da volontari che collaborano nel prendersi cura di animali, piante e organizzare progetti che coinvolgono i bambini del posto. Oppure il Citterhouse Farm Garden, fattoria di epoca vittoriana ormai in disuso, riconvertita già nel 2013 dai residenti della zona in un grande spazio verde a disposizione della comunità del quartiere di Cricklewood, a nord ovest della città. Trasformata in un hub in grado di supportare i piccoli business della comunità locale e per fornire un luogo d’incontro agli abitanti, la fattoria è ora dotata di molta più superficie verde e accogliente. L’iniziativa di Timberland e della King Baudoin Foundation si è spinta anche in contesti più critici: ha finanziato ad esempio la creazione e la cura di giardini e orti presso rifugi per giovani senza casa dai 16 ai 25 anni, provenienti da famiglie problematiche o da esperienze di forte disagio, come nel caso del Green Garden del Single Homeless Project.

 

Nel 2017 è stato poi il turno dell’Italia con Milano, dove sono stati stanziati fondi per ben 16 progetti, utili alla rigenerazione di 31mila metri quadri di aree verdi a beneficio di 25mila bambini. A ricevere il supporto di Timberland e della fondazione sono state realtà estremamente diverse, distribuite su tutto il territorio del capoluogo, da “Un circo in giardino”, della Piccola Scuola di Circo Società Sportiva Dilettantistica Arl, al “Green Living Lab San Siro” promosso dall’Associazione Culturale Temporiuso, fino agli spazi verdi pensati per i bambini e per i loro genitori detenuti, ideato dalla Onlus Sos Il Telefono Azzurro. 

 

Nel 2018, Timberland MyPlaygreen ha preso vita a Berlino, dove sono stati finanziati 13 progetti per migliorare l'accesso alla natura per i bambini. Nel 2019-2020, il programma è stato lanciato a Parigi, dove sono stati sponsorizzati altri 17 progetti.

 

Nel 2021, MyPlaygreen arriva a Madrid e Timberland ha stanziato un totale di 80.000 euro per 16 sovvenzioni del valore massimo di 5.000 euro ciascuna. Si tratta di un occasione perfetta per le organizzazioni no-profit e le fondazioni locali che desiderano presentare i loro progetti incentrati sulla creazione, la manutenzione o il miglioramento di spazi verdi nelle aree urbane. Le proposte possono essere caricate sul sito web della Fondazione Re Baldovino in spagnolo o in inglese fino al 31 settembre. Una giuria di esperti indipendenti valuterà le candidature secondo vari criteri come l'obiettivo del progetto, l'ubicazione, l'accessibilità e la sostenibilità, il beneficio ambientale o il fatto che i risultati del progetto siano misurabili. 

 

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